"Avrei potuto defilarmi e attendere sul letto del fiume che il cadavere dei miei avversari passasse. Invece ho dato tutto me stesso garantendo la sopravvivenza del partito in città, perché mi reputo un dirigente che non ha mai anteposto le questioni personali a quelle del partito."
Quello che è certo è che Guccione farà parte del prossimo consiglio comunale. Non veritiere le voci che lo vedevano dimissionario. «Andrò fino in fondo. È doveroso farlo al cospetto dei miei elettori –aggiungerà – e mi impegnerò per portare avanti le idee della "Grande Cosenza".
E a chi gli chiede invece delle esternazioni social mattutine del nuovo sindaco proclamato appena la sera prima che invitavano alla distensione e al "perdono" chiosa sornione: «Perdono? E chi è, il Papa?». Insomma, fair play sì, ma fino a un certo punto.