«Si tratta di una proposta innovativa per i centri storici calabresi. Con questa proposta di legge non vogliamo affrontare solamente il problema, molto annoso, del recupero e della sistemazione degli immobili. Ma farli diventare fabbriche di ricerca, lavoro e nuova occupazione, mettendo in campo, anche attraverso gli incentivi alle imprese, il recupero delle città vecchie con politiche e risorse finanziarie a 360 gradi, che utilizzano tutti i settori del Por Calabria e delle risorse nazionali. Si tratta di valorizzazione e recupero del patrimonio culturale e artistico, ma anche di risorse destinate alla prevenzione del rischi, all'efficienza energetica, alla mobilità sostenibile, alla promozione dell'occupazione, alla ricerca, alla innovazione, all'attrazione e alla competitività del sistema produttivo».
È quanto ha affermato stamane il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione, durante la conferenza stampa di presentazione della legge sulla valorizzazione delle città antiche di cui è primo firmatario insieme al consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci e il consigliere regionale dei Democratici Progressisti Giuseppe Giudiceandrea.
«La legge prevede - ha sostenuto Carlo Guccione - la destinazione di risorse certe e importanti per un periodo abbastanza lungo (dai 3 ai 5 anni). Nei vari segmenti e settori sono previsti per il triennio 2017-2018-2019 investimenti per un totale di 136 milioni di euro; sono fondi Por nazionali e regionali per tutta una serie di attività: inclusione sociale nelle città antiche, adeguamenti e interventi di prevenzione e mitigazione del rischio sismico; interventi sugli immobili, attività preliminari e attività che riguardano gli investimenti per l'incremento dell'occupazione e del sostegno alle imprese. Grazie a questa legge le imprese saranno chiamate a interventi di riqualificazione ed innovazione, con una evidente ricaduta sul tessuto economico regionale e sull'occupazione. Possiamo anche credere che spesso le buone leggi ne chiamino altre in una combinazione virtuosa destinata a favorire la crescita del valore delle idee che l'hanno generato. È accaduto in Calabria, infatti, che mentre ci occupavamo di presentare questa legge sui centri storici il Governo nazionale approvasse la norma relativa al Sisma Bonus, che rappresenta una grande occasione e rende ancora più importante il lavoro che abbiamo svolto».
«È possibile - ha spiegato Carlo Guccione - intervenire sulla propria abitazione per la mitigazione del rischio sismico e scaricare fino all'85 per cento dell'investimento. Si tratta di 96mila euro per unità abitativa; se un condominio è composto da 10 unità abitative, per il recupero dell'intero immobile, può esserci la disponibilità di 960mila euro con una detrazione dell'85%. La novità dove sta? Il credito fiscale può essere ceduto dal proprietario all'impresa che ha eseguito i lavori; può essere ceduto ai fornitori. Esistono molte agevolazioni che permetteranno di mettere in campo risorse private e l'85 % di queste risorse private sono a carico dello Stato. Per esempio, se nei prossimi 5 anni per il centro storico di Cosenza mettiamo in campo il recupero di 500 unità abitative (per cinque anni sono 2500 unità abitative), questo significa mobilitare risorse private per circa 240 milioni di euro, di cui 204 milioni di euro sono a carico dello Stato attraverso il credito fiscale previsto dal Sisma Bonus. Noi dobbiamo mettere in campo risorse utilizzabili non solo per la riqualificazione, il recupero e la valorizzazione dei beni culturali, artistici e architettonici e degli immobili dei centri storici. Ma anche risorse necessarie affinché si crei lavoro e sostegno alle imprese che investono nel centro storico. Un programma in cui vengono utilizzate tutte le linee e le misure del Por Calabria attraverso un coordinamento della Regione, cosí come previsto dalla proposta di legge».