Abbiamo scelto di metterci la faccia insieme ad Andrea Orlando qualche tempo fa nella competizione congressuale e abbiamo fatto bene. Siamo partiti come un piccolo gruppo e proprio un piccolo gruppo è riuscito a cambiare la strategia del Pd e lo ha fatto rimanendo nel Pd. Obiettivo raggiunto con caparbietà, determinazione. Ne siamo fieri perché in questo modo abbiamo cambiato l'ordine delle cose all'interno del partito.
Noi oggi dobbiamo ritornare a fare politica nei quartieri popolari e con i giovani (la maggior parte di loto ha, tra l'altro, votato No al Referendum) , dare la possibilità anche ai tanti ragazzi che magari provengono da famiglie disagiate di poter diventare dirigenti e lo dico io che nasco da una famiglia di ferrovieri.
Non possiamo sottrarci alle nostre responsabilità. Lo faremo con Dems dentro il Pd e con uno spirito costruttivo, anche con testardaggine.Solo così si può aprire una nuova fase. Dobbiamo confrontarci, non chiuderci ma costruire una rete anche perché un solo uomo al comando non può cambiare lo stato delle cose.