Ciò detto, la nuova recrudescenza di queste malattie infettive solleva interrogativi e porta con sé una serie di pericoli difronte i quali dobbiamo farci trovare preparati.
Importanti studiosi continuano a dire che, per l'ebola come per altre malattie infettive, il pericolo è concreto. E questo non vuol dire che c’è un allarme specifico, ma che dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere affinché non si creino rischi per la popolazione.
L'evolversi della emergenza sanitaria va tenuta sotto controllo e valutata attentamente. I recenti episodi mi inducono ad esprimere preoccupazione in relazione a possibili emergenze igienico - sanitarie considerato anche che, come noto, nelle zone di provenienza dei nuovi immigrati vi è una presenza elevata dei ceppi del virus ebola, oltre che di altre temibili malattie infettive.
Ritengo, pertanto, assolutamente urgente e necessario attivare tutte le procedure di prevenzione previste in questi casi dai protocolli e istituire presidi territoriali per eseguire screening di tipo medico che possano, da un lato, rassicurare gli immigrati circa le loro condizioni di salute e, dall'altro, tranquillizzare la comunitàche li riceve. Ciò favorirebbe senz'altro un clima di maggiore serenitàe di accoglienza, che non può prescindere da condizioni di sicurezza sanitaria.
Sono consapevole della necessità di non creare allarmismi ma qui si tratta solo di accogliere delle persone nel migliore dei modi, salvaguardando la salute di chi arriva e di chi accoglie.